“[…] L’obiettivo principale è una libera circolazione del ki
(energia) nel corpo. La condizione ideale è quella per cui il ki circoli così
liberamente, che il corpo non presenti alcun ostacolo. Questa è la condizione
di <<vuoto>>, di <<niente>>, quella in cui non ci sono
più pensieri di sé, non c’è più ego…Il ki del cielo e della terra non trovano
più ostacoli. In quel momento l’uomo è in perfetta salute, e la sua sensibilità
intuitiva è aperta al più alto grado. […] Il dotto Yayama lo spiega così:
<<Il corpo biologico è costiuito da cellule con un’attività
elettrica. Alcuni organi, poi, sono agglomerati di cellule. L’elettrocardiogramma
o l’elettroencefalogramma lo testimoniano; la cessazione dell’attività
elettrica significa morte. Il corpo umano, costituito da miliardi di cellule,
forma intorno a sé un campo eleettrico delicato. Per le loro attività vitali,
certi animali captano le informazioni elettromagnetiche dello spazio; i
piccioni, ad esempio, captano il magnetismo terrestre grazie a minuscole
particelle di magnetite situate nella loro testa. La ghiandola pineale dell’essere
umano gli permette di captare il campo magnetico, ma egli non ha coscienza. Esercitandosi
a captare l’energia ki si arriverà progressivamente a captare delle infomrazioni
minime, che sfuggono alla percezione dei cinque sensi ordinari>> […]”.
(Kenji Tokitsu, La ricerca del ki)
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