domenica 30 novembre 2014

Stati d'animo e pensieri

"[...] stati d'animo come l'ansia, la tristezza e la rabbia non calano su di te senza che tu possa esercitare alcun controllo su di essi, ma che invece tu puoi cambiare il modo in cui ti senti attraverso ciò che pensi”, rileva lo psicologo Martin Seligman. Poiché mettere in
discussione i pensieri deprimenti sconfigge la tristezza che incombe sull'anima, Seligman aggiunse che tale tecnica “è un corroborante istantaneo che diventa un'abitudine”.[...]
(Daniel Goleman - Intelligenza emotiva)

"Ogni secondo..."

"Ogni secondo puoi rinascere. Ogni secondo puo' esserci un nuovo inizio. E' la scelta. E' la tua scelta."
(Clearwater)

Incontri con Suzuki-roshi

"Suzuki-roshi aveva detto ai suoi studenti di contare i respiri, un metodo tradizionale di meditazione, per tutti i novanta giorni del periodo di addestramento. Molti lo trovavano difficile e le loro domande rivelavano la speranza di portare prima o poi a perfezionare questa tecnica.
In un discorso, Suzuki disse: - Quando contate i respiri: 'uno, due, tre...., in realta' significa 'proprio ora, proprio ora, proprio ora'. Significa che non perdete mai la vostra pratica. Non siate cosi pretenziosi da volerci riuscire in futuro, fatelo ora."

lunedì 24 novembre 2014

Mercoledì 26 novembre - Atisha - Meditazione del Cuore - Ingresso libero

Mercoledì 26 novembre - Meditazione - Meditazione del Cuore Atisha - Ingresso libero
presso il Centro di Psicoterapia e Crescita Umana, via Marsala 11 - Firenze
Ore 20,30

Atisha - Meditazione sul Cuore e sul suo potere di guarigione

Atisha fu un grande maestro di saggezza che creò una profonda tradizione di amorevolezza per tutti gli esseri senzienti ossia per ogni creatura vivente. Atisha scoprì che il cuore è la vera pietra filosofale capace di trasformare il dolore pesante e scuro in energia amorevole, luminosa e solare come l’oro.

Meditazione introdotta e condotta da Roberto Di Ferdinando

orario: dalle 20,30 alle 21,45 circa

Si consiglia un abbigliamento comodo e nella sala di meditazione si accede senza scarpe

Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria.

Per info e prenotazioni: roberto.diferdinando@tin.it – cell.:3339728888

mercoledì 19 novembre 2014

"Il cervello degli esseri umani..."

"Il cervello degli esseri umani è quello che impiega di più per maturare completamente. Se è vero che durante l'infanzia ogni area del cervello si sviluppa a velocità diversa, l'inizio della pubertà segna, invece, uno dei periodi di più drastica “potatura”. Fra le aree cerebrali più lente a maturare, ce ne sono diverse fondamentali per la vita emotiva. Mentre le aree sensoriali maturano nella prima infanzia, e il sistema limbico entro la pubertà, i lobi frontali - sede dell'autocontrollo emotivo, della comprensione e della reazione corticale perfezionata - continuano a svilupparsi fino alla fine dell'adolescenza, a volte fino a un periodo compreso fra i sedici e i diciotto anni di età.
Le abitudini di controllo emozionale, che si esprimono moltissime volte durante l'infanzia e gli anni dell'adolescenza, contribuiscono anch'esse a forgiare questi circuiti. Ciò fa dell'infanzia un'opportunità fondamentale per modellare inclinazioni emotive destinate a durare tutta la vita; le abitudini acquisite da bambini vengono installate nella cablatura sinaptica fondamentale dell'architettura neurale, e in seguito sono più difficili da modificare. Data l'importanza dei lobi prefrontali nel controllo delle emozioni, l'esistenza di un periodo critico molto lungo per la “scultura” sinaptica di questa regione può benissimo significare che, nel disegno generale del cervello, le esperienze di un bambino possono, nel corso degli anni, forgiare connessioni durature nei circuiti regolatori del cervello emozionale. Come abbiamo visto, le esperienze critiche comprendono il livello di dedizione e di sensibilità che i genitori mostrano nei confronti delle esigenze dei figli, le opportunità e la guida offerte al bambino per imparare a gestire i propri turbamenti e a controllare gli impulsi, e l'esercizio dell'empatia. Per lo stesso motivo, la trascuratezza o i maltrattamenti, la de-sintonizzazione di un genitore troppo egoista o indifferente, o ancora, una brutale disciplina, possono lasciare il segno sui circuiti emozionali.
Una delle abilità più essenziali nella sfera emotiva, appresa nella primissima infanzia e poi perfezionata negli anni successivi, è il sapere come calmarsi quando si è sconvolti. Nel caso dei bambini piccolissimi, la funzione consolatoria viene svolta da coloro che se ne prendono cura: quando la madre sente piangere il piccolo, ad esempio, lo prende in braccio, lo stringe e lo culla finché non si è calmato. Questa sintonizzazione biologica, secondo alcuni teorici, aiuta il bambino ad apprendere come ottenere lo stesso risultato da sé. Durante un periodo critico, collocabile fra i dieci e i diciotto mesi, l'area orbitofrontale della corteccia prefrontale forma rapidamente le connessioni con il sistema limbico, diventando così un interruttore
fondamentale per innescare o disinnescare la sofferenza. Il bambino che va incontro a infiniti episodi di consolazione da parte di altri viene aiutato ad apprendere come calmarsi e, secondo quest'ipotesi, rafforzerà le connessioni di questo circuito delegato al controllo della sofferenza; pertanto, nei momenti difficili della vita, egli sarà più abile nell'arte dell'auto-conforto.
Sicuramente, quest'arte viene acquisita dopo molti anni, e avvalendosi di molti nuovi mezzi, in quanto la graduale maturazione del cervello offre al bambino strumenti emozionali sempre più sofisticati. Come ricorderete, i lobi frontali, tanto importanti nella regolazione degli impulsi del sistema limbico, maturano nell'adolescenza. Un altro circuito fondamentale che continua a forgiarsi per tutta l'infanzia comprende il nervo vago, che non si limita a regolare la funzione del cuore e di altri organi, ma trasmette i segnali provenienti dalle ghiandole surrenali all'amigdala, preparandola a secernere le catecolamine che scatenano la risposta di combattimento o fuga. Un gruppo della University of Washington che studiava l'impatto delle cure parentali sui bambini, scoprì che il fatto stesso di avere genitori capaci dal punto di vista emozionale favoriva un miglioramento della funzione vagale.
Come spiega John Gottman, lo psicologo che ha diretto la ricerca: “I genitori modificano il tono vagale dei propri figli,” - una misura della sensibilità del nervo vago agli stimoli - “guidandoli nella loro vita emotiva: parlando ai bambini dei propri sentimenti e spiegando loro come comprenderli, evitando di essere critici e di emettere giudizi, risolvendo i problemi posti da difficili situazioni emotive, guidandoli sul da farsi, mostrando quali siano le alternative allo scontro fisico, o al chiudersi in se stessi quando si è tristi”. Quando i genitori svolgono bene questo compito, i bambini si comportano meglio, in quanto riescono a sopprimere più efficacemente l'attività vagale che induce l'amigdala a preparare l'organismo al combattimento
o alla fuga con una scarica ormonale. [...]"
(Daniel Goleman - Intelligenza emotiva)

lunedì 17 novembre 2014

Mercoledì 19 novembre - Meditazione della Montagna - Ingresso gratuito

Mercoledì 19 novembre - Meditazione della Montagna - Ingresso gratuito
presso il Centro di Psicoterapia e Crescita Umana, via Marsala 11 - Firenze Ore 20,30

Pratica di consapevolezza, radicamento e sostegno: tramite una semplice visualizzazione entreremo in contatto con il "qui ed ora", radicandoci, e così sperimentare e richiamare la nostra stabilità
Meditazione introdotta e condotta da Roberto Di Ferdinando

orario: dalle 20,30 alle 21,45 circa

Si consiglia un abbigliamento comodo e nella sala di meditazione si accede senza scarpe

Info e prenotazione: roberto.diferdinando@tin.it - 3339728888

venerdì 14 novembre 2014

"Quel principio...."

"Quel principio che ha come qualità la coscienza è presente indifferentemente in tutti i corpi, sicché colui che mediti come il tutto sia essenziato di esso, diventa vincitore del mondo."
(Vijñanabhairava Tantra)

giovedì 13 novembre 2014

"L'inferno..."

"L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio".
(Italo Calvino)

mercoledì 12 novembre 2014

14 novembre - Meditazione Kundalini - Ingresso libero

Meditazione Kundalini

14 novembre novembre 2014
Orario: dalle 18.30 alle 19.45 circa
Centro Studi di Psicoterapia e di Crescita Umana -

La meditazione è finalizzata a risvegliare una peculiare forma di energia, denominata Kundalini. Con Kundalini si è soliti intendere una forma di energia residuale, proveniente dalla creazione, localizzata in ciascuno di noi. È un forza di tipo generativo, che dimora nella zona dell’osso sacro, posto alla base della colonna vertebrale, nella zona del perineo, che localizza Muladhara, il più basso dei centri energetici (chakra).

Si consiglia un abbigliamento comodo e nella sala di meditazione si accede senza scarpe.

Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria.

Per informazioni e prenotazione: 3339728888  roberto.diferdinando@tin.it

“Il senso d’identità”

"Al centro della personalità c’e’ quella che la psicologia chiama “il senso d’identità”: quello che/chi credi di essere. E, precisamente, c’e’ un’immagine di te stesso creata nel tempo con cui continui a identificarti.
Quando ti alzi al mattino, come fai a riconoscerti? Come sai che sei tu che cominci a pensare, che senti il corpo che si sveglia, che apri gli occhi, che ti stiracchi, fai programmi e butti i piedi giù dal letto? Lo so la domanda sembra assurda, ma lo è davvero? Cos’e’ che definisce la tua identità? Cos’e’ che chiami IO? E come ti ritrovi? La scienza, soprattutto la fisica quantica e la biochimica, stanno cercando le loro risposte ma dal punto di vista della spiritualità e’ chiaro che il fenomeno dell’identità e’ basato su una colla chiamata attaccamento. Attaccamento è un movimento nella consapevolezza che s’identifica con immagini del passato. Immagini che vivono non solo come forme pensiero ma soprattutto come contenuti emozionali, cristallizzazioni energetiche e tensioni nel corpo.
"
(Avikal Costantino)

lunedì 10 novembre 2014

DECONDIZIONARE E TRASFORMARE LE CREDENZE LIMITANTI.

29 e 30 novembre 2014 


dalle 10 alle 18


condotto dalla dott.ssa  Massimiliana Molinari

Nel nostro quotidiano ci sono delle scelte che facciamo,  modalità di reagire che spesso vanno in direzione contraria a quello che desidereremmo (ci mettiamo a dieta e poi ci abbuffiamo, desideriamo essere liberi e non riusciamo a staccarci dalle persone, desideriamo relazioni affettive e invece creiamo conflitti), e non ci spieghiamo come mai.

Le credenze limitanti sono delle convinzioni registrate a livello non cosciente che organizzano le nostre risposte agli eventi della vita (“non valgo, sono debole, sono incapace, per me non c’è gioia, non posso essere felice, la vita ce l’ha con me o non mi sostiene”) e hanno più potere dei nostri desideri coscienti perché sono agganciate a dei condizionamenti affettivi antichi.

In questo seminario lavoreremo con delle pratiche di consapevolezza e di meditazione per portare alla luce il condizionamento limitante,e lo trasformeremo secondo le qualità e indicazioni della nostra natura più profonda.


Per consentire un miglior lavoro  ai partecipanti il gruppo è a numero chiuso.

Costo del seminario 130 euro, sono previsti sconti per studenti .

Per informazioni e iscrizioni
massimilianamolinari@gmail.com
tel. 3396788142

12 novembre - La Meditazione sui Cuori Gemelli del Maestro Choa Kok Sui - Ingresso libero

La Meditazione sui Cuori Gemelli del Maestro Choa Kok Sui

12 novembre novembre 2014
Orario: dalle 20.30 alle 21.30 circa
Centro Studi di Psicoterapia e di Crescita Umana - Via Marsala 11 - 50135 - Firenze


Maestro Choa Kok Sui dice: "La Meditazione sui Cuori Gemelli è uno strumento molto potente per il proprio sviluppo spirituale"
E' una tecnica di meditazione avanzata per il raggiungimento dell'illuminazione o coscienza universale attraverso l'attivazione e lo sviluppo dei centri energetici del Cuore e della Corona, detti "Cuori Gemelli". Il centro energetico del Cuore situato al centro del petto è il sito delle emozioni superiori. Il centro energetico della Corona (chiamato anche centro spirituale) situato sulla sommità della testa, è l'ingresso verso una più elevata consapevolezza spirituale.

Si consiglia un abbigliamento comodo e nella sala di meditazione si accede senza scarpe.

Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria.

Per informazioni e prenotazione: 3339728888  roberto.diferdinando@tin.it



Il Silenzio...

"Esiste qualcosa di più grande e più puro rispetto a ciò che la bocca pronuncia. Il silenzio illumina l'anima, sussurra ai cuori e li unisce. Il silenzio ci porta lontano da noi stessi, ci fa veleggiare nel firmamento dello spirito, ci avvicina al cielo; ci fa sentire che il corpo è nulla più che una prigione, e questo mondo è un luogo d'esilio."
(Kahlil Gibran, Il Silenzio)

mercoledì 5 novembre 2014

Le emozioni....

"[...] Nel nostro repertorio, ogni emozione ha un ruolo unico, rivelato dalle sue caratteristiche biologiche distintive [...]. Con i nuovi metodi di cui può avvalersi la scienza per scrutare nel corpo e nel cervello, i ricercatori stanno scoprendo ulteriori dettagli fisiologici sul modo in cui ciascuna emozione prepara il corpo a un tipo di risposta molto diverso.
- Quando siamo in "collera", il sangue ci affluisce alle mani e questo rende più facile afferrare un'arma o sferrare un pugno all'avversario; la frequenza cardiaca aumenta e una scarica di ormoni, fra i quali l'adrenalina, genera un impulso di energia abbastanza forte da permettere un'azione vigorosa.
- Se abbiamo "paura", il sangue fluisce verso i grandi muscoli scheletrici, ad esempio quelli delle gambe, rendendo così più facile la fuga e al tempo stesso facendo impallidire il volto, momentaneamente meno irrorato (ecco da dove viene la sensazione che “si geli il sangue”).
Allo stesso tempo, il corpo si immobilizza, come congelato, anche solo per un momento, forse per valutare se non convenga nascondersi. I circuiti dei centri cerebrali preposti alla regolazione della vita emotiva scatenano un flusso di ormoni che mette l'organismo in uno stato generale di allerta, preparandolo all'azione e fissando l'attenzione sulla minaccia che incombe per valutare quale sia la risposta migliore.
- Nella "felicità", uno dei principali cambiamenti biologici sta nella maggiore attività di un centro cerebrale che inibisce i sentimenti negativi e aumenta la disponibilità di energia, insieme all'inibizione dei centri che generano pensieri angosciosi. Tuttavia, a parte uno stato di quiescenza che consente all'organismo di riprendersi più rapidamente dall'attivazione biologica causata da emozioni sconvolgenti, non si riscontrano particolari cambiamenti fisiologici.
Questa configurazione offre all'organismo un generale riposo, e lo rende non solo disponibile ed entusiasta nei riguardi di qualunque compito esso debba intraprendere ma anche pronto a battersi per gli obiettivi più diversi.
- L'"amore", i sentimenti di tenerezza e la soddisfazione sessuale comportano il risveglio del sistema parasimpatico; in altre parole, si tratta della mobilitazione opposta a quella che abbiamo visto nella reazione di “combattimento o fuga” tipica della paura e della collera. La modalità parasimpatica, che potremmo anche chiamare “risposta di rilassamento” si avvale di un insieme di reazioni che interessano tutto l'organismo e inducono uno stato generale di calma e soddisfazione tale da facilitare la cooperazione.
- Nella "sorpresa" il sollevamento delle sopracciglia consente di avere una visuale più ampia e di far arrivare più luce sulla retina. Questo permette di raccogliere un maggior numero di informazioni sull'evento inatteso, contribuendo alla sua comprensione e facilitando la rapida formulazione del migliore piano d'azione.
- In tutto il mondo l'espressione di "disgusto" è la stessa, e invia il medesimo messaggio:
qualcosa offende il gusto o l'olfatto, anche metaforicamente. Come già aveva osservato Darwin, l'espressione facciale del disgusto - il labbro superiore sollevato lateralmente mentre il naso accenna ad arricciarsi - indica il tentativo primordiale di chiudere le narici colpite da un odore nocivo o di sputare un cibo velenoso.
- La "tristezza" ha la funzione fondamentale di farci adeguare a una perdita significativa, ad esempio a una grande delusione o alla morte di qualcuno che ci era particolarmente vicino.
Essa comporta una caduta di energia ed entusiasmo verso le attività della vita in particolare per le distrazioni e i piaceri - e, quando diviene più profonda e si avvicina alla depressione, ha l'effetto di rallentare il metabolismo. La chiusura in se stessi che accompagna la tristezza ci dà l'opportunità di elaborare il lutto per una perdita o per una speranza frustrata, di comprendere le conseguenze di tali eventi nella nostra vita e, quando le energie ritornano, di essere pronti per nuovi progetti. Può darsi che un tempo questa caduta di energia servisse a tenere i primi esseri umani vicini ai loro rifugi - e quindi al sicuro - quando erano tristi e perciò più vulnerabili.
Queste inclinazioni biologiche a un certo tipo di azione vengono poi ulteriormente plasmate dall'esperienza personale e dalla cultura. Ad esempio, la perdita di una persona amata suscita universalmente tristezza e dolore. Ma il modo in cui esterniamo il nostro lutto - il modo in cui le emozioni sono esibite in pubblico o trattenute in modo da esprimerle solo in privato - è forgiato dalla cultura; analogamente, dipendono dalla cultura i criteri con i quali le persone vengono classificate o meno nella categoria di quelle “amate” delle quali si debba piangere la morte.
Il lungo periodo dell'evoluzione durante il quale queste risposte emozionali si andarono forgiando fu certamente caratterizzato da una realtà ben più dura di quella che la maggior
parte degli esseri umani si trovò poi a dover affrontare in quanto specie a partire dagli albori della storia. Era un tempo in cui pochi bambini sopravvivevano all'infanzia e pochi adulti superavano i trent'anni; un tempo in cui i predatori potevano colpire in ogni momento; un tempo, infine, in cui il capriccioso alternarsi di siccità e inondazioni si traduceva nello spettro della fame o nella possibilità di sopravvivere. Ma con l'imporsi dell'agricoltura e delle società umane, anche molto primitive, le probabilità di sopravvivenza cominciarono ad aumentare sensibilmente. Negli ultimi diecimila anni, quando queste conquiste si affermarono in tutto il mondo, le feroci pressioni che avevano tenuto in scacco le popolazioni umane andarono
costantemente allentandosi.
Erano state quelle stesse pressioni a rendere le nostre risposte emozionali così preziose per la sopravvivenza; quando esse cessarono, venne meno anche il perfetto adattamento del nostro
repertorio emozionale. Se è vero che nel passato più remoto la propensione alla collera poteva costituire un vantaggio di cruciale importanza in termini di sopravvivenza, oggi che le armi automatiche sono a portata di mano dei tredicenni una tale inclinazione può troppo spesso portare a reazioni disastrose. [...]."
(Daniel Goleman - Intelligenza emotiva)

Incontri con Suzuki-roshi

"Uno psichiatra interrogo' Suzuki- roshi sulla coscienza.
《Non so niente sulla coscienza》, rispose Suzuki. 《Cerco solo di insegnare ai miei studenti ad ascoltare il canto degli uccelli".

"Due sponde..."

"[...] quando riconosco che sono niente c'è saggezza e quando vedo che sono tutto c'è amore. E tra queste due sponde si muove la mia vita. [...]"
(Nisargadatta)

lunedì 3 novembre 2014

Link meditazioni sonore

E' ormai dimostrato e risaputo che alcuni suoni hanno degli effetti benefici e curativi sul nostro sistema biopsichico.
A tal proposito vi segnalo questo link da dove si possono scaricare gratuitamente delle meditazioni sonore da ascoltare.

http://tomkenyon.com/listening

Mi farebbe piacere che chi iniziasse ad utilizzarle mi scrivesse poi per condividere la propria esperienza,per confrontarci.

"Apprendimenti di vita emotiva..."

"[...] La vita familiare è la prima scuola nella quale apprendiamo insegnamenti riguardanti la vita emotiva; è nell'intimità familiare che impariamo come dobbiamo sentirci riguardo a noi stessi e quali saranno le reazioni degli altri ai nostri sentimenti; che cosa pensare su tali sentimenti e quali alternative abbiamo per reagire; come leggere ed esprimere speranze e paure. L'educazione emozionale opera non solo attraverso le parole e le azioni dei genitori indirizzate direttamente al bambino, ma anche attraverso i modelli che essi gli offrono mostrandogli come gestiscono i propri sentimenti e la propria relazione coniugale. Alcuni genitori sono insegnanti di talento, altri un vero disastro.
Centinaia di studi dimostrano che il modo in cui i genitori trattano i bambini - con dura disciplina o con comprensione empatica, con indifferenza o con calore, e così via - ha conseguenze profonde e durevoli per la loro vita emotiva. Tuttavia, solo recentemente sono stati acquisiti dati seri che dimostrano come il fatto di avere genitori intelligenti dal punto di vista emotivo è di per se stesso una fonte di grandissimo beneficio per il bambino. Il modo in cui i membri di una coppia gestiscono i propri sentimenti reciproci - oltre al loro modo di
trattare direttamente con il bambino - costituisce una fonte di insegnamenti profondi per i figli, che sono alunni svegli, pronti a cogliere i più sottili scambi emozionali in seno alla famiglia.
Quando alcuni gruppi di ricerca guidati da Carole Hooven e John Gottman, della Washington University, compirono una microanalisi delle interazioni all'interno delle coppie concentrata sul modo in cui i partner trattavano i propri figli, scoprirono che le coppie che meglio vivevano le emozioni all'interno del matrimonio erano anche quelle più abili nell'aiutare i bambini a superare i propri alti e bassi psicologici. [...]"
(Daniel Goleman - Intelligenza emotiva)

domenica 2 novembre 2014

5 novembre - Meditazione Mindfulness - Ingresso libero

Meditazione Mindfulness
5 novembre 2014
Orario: dalle 20.30 alle 21.30 circa


Pratica meditativa basata sul respiro consapevole per un’esperienza unitaria di sé. Una delle più efficaci tecniche di benessere psicosomatico.


Presa di contatto e di consapevolezza con il proprio corpo, nelle sue parti e nella sua interezza, con i suoni e ed i pensieri.


Si consiglia un abbigliamento comodo e nella sala di meditazione si accede senza scarpe.


Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria.

Per informazioni e prenotazione: 3339728888  roberto.diferdinando@tin.it