giovedì 24 gennaio 2013

La psicopatologia fenomenologica:attualità e prospettive

LA PSICOPATOLOGIA FENOMENOLOGICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE

XIII Corso residenziale di Psicopatologia Fenomenologica
     La Società Italiana per la Psicopatologia Fenomenologica, con il suo Presidente prof. Arnaldo Ballerini, è orgogliosa di presentare la tredicesima edizione del Corso Residenziale di Psicopatologia Fenomenologica di Figline Valdarno. Negli incontri di quest’anno si passerà da una analisi dell’attualità dell’opera jaspersiana alla discussione delle condizioni dell’incontro con il paziente, nei Servizi e nel faccia a faccia della pratica fenomenologica che si fa esercizio di cura con l’altro. L’esame psichico, il lavoro d’équipe nei Servizi, la vulnerabilità alla psicosi, l’intersoggettività, il primo incontro e la gruppoanalisi fenomenologica sono solo alcuni degli argomenti che verranno trattati nei seminari del Corso che si terrà tra aprile e novembre 2013 e per il quale sono previsti i crediti ECM per medici psichiatri e psicologi.
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Nel 2013 ricorre il centenario della “Psicopatologia generale” di Karl Jaspers, opera monumentale e, in molti suoi aspetti, ancora attuale, che ha inaugurato la contaminazione tra la fenomenologia di Husserl e la psichiatria clinica.La XIII edizione dei Seminari Residenziali di Figline Valdarno, pertanto, è dedicata alla valutazione dello sviluppo storico del metodo jaspersiano in psicopatologia, alla puntualizzazione delle evoluzioni post-jaspersiane della psicopatologia fenomenologica, alle sue applicazioni nella clinica attuale e alle sue prospettive future.Fin dal primo colloquio con il paziente, infatti, l’atteggiamento e lo stile dello psicopatologo si differenziano da quelli del nosografo, non solo per il tentativo di allargare gli orizzonti comprensivi e di senso, ma anche per la sua capacità di stabilire un contatto e un nesso con – e tra – le esperienze interne, su cui fondare la relazione intersoggettiva.Al di là degli aspetti nosografici, categoriali o dimensionali, da una parte, e al di là degli aspetti eziopatogenetici, dall’altra, è proprio nella sfera del “tra” che si struttura l’incontro tra il clinico e il paziente e che si giocano sia le vicende della malattia che quelle della cura. La riconsiderazione dei dispositivi di vulnerabilità e delle esperienze prepsicotiche, dell’attribuzione di significato abnorme, anche in base all’impregnazione affettiva del mondo, e non solo in base a fattori cognitivi o neurobiologici, influenza, oltre alla posizione del clinico di fronte al paziente, la posizione del paziente rispetto al proprio disturbo.Da qui, anche in integrazione con elementi derivati dalla clinica psicoanalitica, il tentativo di reimpostare l’approccio nei Servizi su basi più cliniche e meno burocratiche, più attente alla soggettività di utenti e di operatori, più orientate al recupero del senso delle esperienze psicopatologiche, piuttosto che alla loro omologazione in sintomi e sindromi.L’idea, ad esempio, che all’interno dei Servizi anche una micro-équipe possa ritrovare il senso dell’agire terapeutico e riabilitativo fondato sulla psicopatologia e sulla consapevolezza delle dinamiche tra pazienti gravi e sistemi di cura, apre a declinazioni inedite, come quella dei gruppi fenomenologici.Sviluppando le nozioni di empatia, di attunement, di paticità, il tentativo di allargare l’orizzonte intersoggettivo dalla coppia clinico-paziente alla circolarità del “noi” gruppale, incarna la possibilità di uno scambio concreto sul piano dell’esperienza vissuta e non solo su quello della teoresi concettuale.Le lezioni frontali sono intercalate da vivaci e appassionate discussioni che rappresentano, forse, al di là dei contenuti specifici, la vera essenza di questi incontri residenziali che, da anni, consentono l’incontro tra psichiatri, psicologi e filosofi di varie generazioni e di diversa formazione, tutti coinvolti nel discorso intorno a quell’enigma difficile che è l’esperienza che l’uomo fa di sé, degli altri e del mondo, nella malattia come nella vita”
Sede del corso
Palazzo Pretorio – Piazza San Francesco – Figline Valdarno (FI)
Destinatari
Il corso, a numero chiuso, prevede un massimo di 50 partecipanti ed è rivolto a laureati in Medicina, Psicologia, Filosofia. L’iscrizione ai corsi potrà essere effettuata entro e non oltre il 29 Marzo 2013. Sono previsti crediti ECM.
Ulteriori informazioni su organizzazione corso, iscrizione,costi e modalità di pagamento, sul sito www.psicopatologiafenomenologica.it.

di Gabriele Nardi

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